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Lavinia Capogna – Il viaggio nell’anima – (Rezension zu „Szenen keiner Ehe“ IT/EN/DE)

Il viaggio nell’anima 

Recensione di Lavinia Capogna
(Gennaio 2025)

al libro „Sznenen keiner Ehe“ (letteralmente: Scene da un non matrimonio) di Marie Theres Relin e Franz Xaver Kroetz

Marie Theres Relin e Franz Xaver Kroetz sono due famosi artisti che vivono in Germania. Marie Theres, attrice e scrittrice nata nel 1966, è la figlia di una star internazionale del cinema degli anni ’50 e ’60 e non solo, Maria Schell, che noi italiani ricordiamo tutti per la sua luminosa bellezza e la sua magistrale interpretazione di una evanescente ragazza creata dal genio di Dostoevskij in „Le notti bianche“di Luchino Visconti nel 1957 dove recitava insieme a Marcello Mastroianni. Naturalmente Maria Schell ha interpretato anche molti altri film importanti, anche a Hollywood, e ha vinto prestigiosi premi.
Ella portò anche una ventata di aria nuova nel cinema europeo. Insieme con Audrey Hepburn e poco dopo Monica Vitti diede sul grande schermo un’immagine delle donne più veritiera e sensibile in confronto a quella spesso stereotipata allora in voga nella settima arte non più rappresentativa delle ragazze degli anni ’50 che avevano vissuto la tragedia della guerra e che volevano costruire un mondo più giusto.

Marie Theres, figlia dell’importante regista e attore Veit Relin, si fece notare a soli 19 anni in Italia nel 1985 nella sua intensa interpretazione di una ragazza cristiana al tempo delle persecuzioni di Nerone nel „Quo Vadis“ televisivo diretto da Franco Rossi.
La sua filmografia comprende numerosi film tedeschi ma anche francesi e inglesi, serie televisive, un ruolo di rilievo in un telefilm dell’ormai mitico Derrick e rappresentazioni teatrali.
Oltre a questa importante carriera cinematografica Marie Theres ha iniziato poco più che trentenne quella parallela di scrittrice pubblicando finora sei libri tra i quali uno sulla sua famiglia (una dinastia di attori perché già sua nonna era una celebre attrice, Margarete Schell Noé, nonché suo zio, Maximilian Schell, e sua cugina Nastassja Schell e sua figlia Josephine Kroetz) un libro per bambini, alcuni testi sui diritti negati delle casalinghe, una battaglia civile a cui l’attrice si dedica avendo fondato anche un sito sul tema che ha avuto milioni di visitatori online, pagine di dibattito e culturali per donne, uomini e giovani.

Nel 1987 a 21 anni Marie Theres incontrò il noto commediografo Franz Xaver Kroetz in seguito diventato suo marito e padre dei loro tre bambini oggi adulti.
Kroetz, nato nel 1946, si è distinto come commediografo di talento per il suo teatro innovativo ed anticonformista con una forte valenza sociale (alcune sue commedie sono state tradotte in italiano) ma anche come attore e regista.
Il loro matrimonio si è concluso nel 2006.

„Sznenen keiner Ehe“ (letteralmente „Scene da un non matrimonio“) è il nuovo libro che questi due artisti hanno scritto insieme alternando un capitolo lei e un capitolo lui riprendendo dichiaratamente, modificandolo, il titolo del film del 1973 del regista svedese Ingmar Bergman, „Scene da un matrimonio“.
Il libro è stato pubblicato in Germania nell’autunno del 2023, ha avuto un grande successo e si spera che venga tradotto e pubblicato presto anche in Italia così come le altre opere letterarie di entrambi.

Marie Theres e Franz Xaver hanno fatto un esperimento inusuale e per certi versi rischioso: per tre mesi, dalla metà di ottobre a dicembre, quello di ritornare da soli nella loro casa di Tenerife, splendida isola spagnola delle Canarie sperduta nell’Oceano Atlantico, dove si erano trasferiti dal 1996 per molto tempo per ragioni di salute dei loro bambini.

Così essi si ritrovano a vivere nuovamente insieme, non più da coniugi ma da divorziati da parecchi anni ma ancora, sembra, non del tutto amici (da varie frasi si intuisce che il loro matrimonio aveva attraversato bei momenti ma anche alcuni turbolenti) e si ripromettono di tenere una sorta di Diario quotidiano ben distinto nel libro anche dai caratteri grafici. Ecco perché il titolo „Scene da un non matrimonio“.
L’esperimento è interessante: come vivono la quotidianità due persone che sono state innamorate tanto da essersi sposate per molti anni, essere diventati genitori e poi aver divorziato ?
Ben poche se non nessuna ex coppia sarebbe disposta a sperimentarlo.

Lei è sempre affascinata da quel mondo e da quei colori intensi di Tenerife nonché dal modo di vivere così diverso dalla Baviera o dalla Svizzera, ama i piccoli mercati, le botteghe, conosce gli abitanti, le canzoni e lo spagnolo. Lei nota i piccoli dettagli.
Sappiamo bene quanto il sud affascini i tedeschi da Goethe, a Thomas Mann, al poeta Von Platen anche se la loro fu una fascinazione verso l’Italia così come noi del sud siamo affascinati dalla libertà culturale di Berlino o dalla neve dei villaggi svedesi.
Lui non ha mai voluto imparare la lingua di Cervantes e vede le carenze sociali dell’isola ma anche lei non dimentica il suo impegno sociale e il 4 novembre scrive che avrebbe voluto intervistare l’anno precedente delle donne africane rifugiate in un campo profughi dell’isola, cosa che non le era stata concessa.

Lui ha soprattutto un serio problema di artrosi ad un ginocchio e si sente a disagio con la malattia e l’età che avanza. La psicologia ci dice che sono fasi dell’esistenza più difficili da essere affrontate dagli uomini piuttosto che dalle donne per ragioni culturali. Nei millenni le donne si sono sempre dedicate all’accudimento dei bambini, degli anziani e dei disabili e gli uomini non vengono emotivamente educati a questa perdita di autonomia e non ne hanno dimestichezza, il che non vuol dire che non possano però apprendere a gestirla emotivamente.

Lui ha un timbro, a volte, caustico e duro verso l’ex moglie che urta un po‘ il lettore: se lei parla troppo forse potrebbe voler dire che lei aveva qualcosa da dire che non è stato ascoltato.
Forse lui maschera dietro la facciata di scrittore alla Hemingway, „macho“, geloso, amante di birra e whisky, artista provocatore (un po‘ un Carmelo Bene con gli occhi blu sembrerebbe) un lato vulnerabile – il che non sarebbe un difetto ma un sintomo di umanità.

Forse dietro alle sue frasi ridondanti come „Odio tutti“ (18 ottobre, scritto in caratteri maiuscoli per evidenziarlo) si cela un uomo che invece non odia nessuno. Chissà ? In fondo cosa è l’alcolismo se non un modo per dimenticare ?
Ho avuto il dubbio, leggendo il libro, che Franz Xaver Kroetz non si darà per vinto e saprà riprendere in mano la sua vita perché sembra essere un lottatore.

Ma lo è anche Marie Theres, in modo più garbato e acutamente intelligente è aperta verso la vita. Passeggia con il suo ex marito sul mare, gli cucina ottimi pranzi, lo accudisce quando entrambi si ammalano di covid.
Hanno abitudini opposte: lei si sveglia presto, ha una mentalità più pratica, proiettata nel presente, lui, sotto effetto di un blando antidolorifico, dorme fino alle 11 e ricorda con rabbia il passato.

Non mancano nel libro righe commoventi come quando lei racconta di conservare cose del passato: sassi, conchiglie, vecchi appunti, messaggi, antichi documenti fiscali, lettere, cartoline, carta da regalo usata, ex partners.

Non sappiamo dal libro perché il loro amore si sia disgregato, eccetto vaghi accenni, ma ciò accade a miliardi di innamorati (e coniugi) nel mondo e „i meccanismi di un amore“, di qualunque amore, sono così intimi e delicati che nessuno, dall’esterno, può in realtà comprenderli e men che meno giudicarli.

Marie Theres rammenta poesie di Schnitzler e frasi di Simone De Beauvoir e il 31 ottobre invita le donne di ogni tipo a rimanere gentili ed indipendenti soprattutto mentalmente.
A soli 30 anni lei aveva lasciata la sua carriera di attrice (per poi riprenderla), cosa di cui scrive non si era pentita, per dedicarsi ai tre figli.
Il dilemma madre o lavoratrice assidua più di una giovane donna ma la sua scelta non era stata una rinuncia, tra gli affetti più grandi e l’ammaliante ma spesso artificioso mondo dello spettacolo (dove ad una donna è richiesto quasi solo di essere bella e sorridente) lei aveva consapevolmente scelto i primi.

Dietro ai bei volti delle attrici ci sono donne come le altre che, spenti i riflettori, lasciati i giornalisti con le loro domande (spesso) tutte uguali, i fotografi con le loro foto (spesso) banali e sexy si ritrovano a dover fare i conti con la quotidianità della vita: il loro passato, le loro scelte, le loro ferite emotive, i loro sogni.
Naturalmente essere attori può dare anche soddisfazioni artistiche e possibilità di viaggiare e conoscere sempre gente nuova.

Ci sono nel libro dei ricordi familiari dolorosi di lei come la malattia di sua madre, Maria Schell, o quando verso la fine, il 9/10 dicembre racconta di quando è stata violentata da uno zio (l’attore Maximilian Schell che oltre ad essere suo zio aveva 50 anni) quando era un’adolescente innocente di soli 14 anni e di come ne abbia potuto parlare solo dopo la morte di lui.
Una cosa scioccante che ha avuto una sovraesposizione mediatica in Germania.
Queste cose terribili avvengono purtroppo in ambito familiare più spesso di quanto si possa credere e dovremmo essere grati a Marie Theres che ha trovato il coraggio e la forza di emotiva di scriverne perché così facendo ha aiutato e aiuterà molte ragazze che non possono parlare di queste cose.

„Sznenen keiner Ehe“ è un bel libro, scritto in modo scorrevole, dolce e amaro al tempo stesso in cui si sente che sia Marie Theres sia Franz Xaver sono sinceri.
È il racconto di un viaggio reale e metafisico al tempo stesso: non sono gli eventi quotidiani, piuttosto usuali, ad avere molta importanza ma quelli interiori dei due protagonisti, è quindi un viaggio nell’anima in cui molti si ritroveranno o con cui potranno proficuamente confrontarsi.

 

The journey into the soul 

(January 2025)

Review by Lavinia Capogna *
to the book „Sznenen keiner Ehe“ (literally: Scenes from a non-marriage) by Marie Theres Relin and Franz Xaver Kroetz

Marie Theres Relin and Franz Xaver Kroetz are two famous artists living in Germany. Marie Theres, an actress and writer born in 1966, is the daughter of an international film star of the 1950s and 1960s and beyond, Maria Schell, whom we Italians all remember for her luminous beauty and her masterful portrayal of an evanescent girl created by Dostoevsky’s genius in Luchino Visconti’s „Le notti bianche“ in 1957 where she starred alongside Marcello Mastroianni. Of course, Maria Schell also starred in many other important films, including in Hollywood, and won prestigious awards.
She also brought a breath of fresh air to European cinema. Together with Audrey Hepburn and shortly thereafter Monica Vitti she gave the silver screen a more truthful and sensitive image of women in comparison to the often stereotyped one then in vogue in the seventh art that was no longer representative of the girls of the 1950s who had lived through the tragedy of the war and wanted to build a more just world.Marie Theres, daughter of the prominent director and actor Veit Relin, came to prominence at only 19 years old in Italy in 1985 in her intense performance as a Christian girl at the time of Nero’s persecutions in the TV „Quo Vadis“ directed by Franco Rossi.
Her filmography includes numerous German as well as French and English films, television series, a prominent role in a TV series of the now legendary Derrick, and theatrical performances.
In addition to this important film career Marie Theres began in her early thirties the parallel one as a writer publishing so far six books including one about her family (a dynasty of actors because already her grandmother was a famous actress, Margarete Schell Noé, as well as her uncle, Maximilian Schell, and her cousin, Nastassja Schell, and her daughter, Josephine Kroetz) a children’s book, a number of texts on the denied rights of housewives, a civil battle to which the actress is dedicated having also founded a website on the subject that has had millions of visitors online, pages of debate and cultural for women, men and young people.In 1987 at the age of 21, Marie Theres met noted playwright Franz Xaver Kroetz later to become her husband and father of their three children who are now adults.
Kroetz, born in 1946, distinguished himself as a talented playwright for his innovative and nonconformist theater with a strong social value (some of his plays have been translated into Italian) but also as an actor and director.
Their marriage ended in 2006.“Sznenen keiner Ehe“ (literally „Scenes from an Unmarriage“) is the new book that these two artists have written together alternating between a she and a he chapter by declaratively taking up, and modifying, the title of Swedish director Ingmar Bergman’s 1973 film, „Scenes from a Marriage.“
The book was published in Germany in the fall of 2023, was a great success, and it is hoped that it will soon be translated and published in Italy as well as the other literary works of both of them.Marie Theres and Franz made an unusual and in some ways risky experiment for three months, from mid-October to December, that of returning alone to their home in Tenerife, a beautiful Spanish Canary Island lost in the Atlantic Ocean, where they had moved since 1996 for a long time for health reasons for their children.So they find themselves living together again, no longer as spouses but as divorced for several years but still, it seems, not quite friends (from several sentences it is hinted that their marriage had gone through good times but also some turbulent ones) and they vow to keep a kind of Daily Diary well distinguished in the book even by the graphic characters. Hence the title „Scenes from a non-marriage.“
The experiment is interesting: how do two people who have been in love enough to have been married for many years, become parents and then divorced live their daily lives ?
Very few if any former couples would be willing to experience that.She is always fascinated by that world and those intense colors of Tenerife as well as the way of life so different from Bavaria or Switzerland, she loves the small markets, the stores, she knows the inhabitants, the songs, and the Spanish. She notices the small details.
We know how much the south fascinates Germans from Goethe, to Thomas Mann, to the poet Von Platen even though theirs was a fascination with Italy and how we in the south are fascinated by the cultural freedom of Berlin or the snow of Swedish villages.
He never wanted to learn the language of Cervantes and sees the social shortcomings of the island but she, too, does not forget her social commitment and on November 4 writes that she would have liked to interview African women refugees in a refugee camp on the island the previous year, something she was not allowed to do.He especially has a serious problem with arthritis in one knee and is uncomfortable with the disease and advancing age. Psychology tells us that these are stages of existence that are more difficult to be dealt with by men than by women for cultural reasons. Over the millennia, women have always been dedicated to caring for children, the elderly, and the disabled, and men are not emotionally educated about this loss of autonomy and unfamiliar with it, which is not to say, however, that they cannot learn how to deal with it emotionally.He has a tone, at times, caustic and harsh toward his ex-wife that bumps the reader a bit: if she talks too much perhaps it could mean that she had something to say that was not heard.
Perhaps, he masks behind the façade of Hemingway-like writer, „macho,“ jealous, lover of beer and whiskey, provocative artist (a bit of a blue-eyed Carmelo Bene it would seem) a vulnerable side-which would not be a flaw but a symptom of humanity.Perhaps behind his redundant phrases like „I hate everyone“ (Oct. 18, written in capital letters to highlight it) lies a man who hates no one instead. Who knows ? After all, what is alcoholism if not a way to forget ?
I had the doubt, reading the book, that Franz Xaver Kroetz will not give up and will know how to take back his life because he seems to be a fighter.

But so is Marie Theres, in a more graceful and sharply intelligent way she is open to life. She strolls with her ex-husband by the sea, cooks great lunches for him, looks after him when they both fall ill with covid.
They have opposite habits: she wakes up early and has a more practical mindset, projected into the present; he, under the influence of a mild painkiller, sleeps until 11 a.m. and angrily remembers the past.

There is no shortage of touching lines in the book, such as when she tells of keeping things from the past: stones,shells, old notes, messages, old tax, documents letters, postcards, used wrapping paper, former partners.

We do not know from the book why their love fell apart, except for vague hints, but this happens to billions of lovers (and spouses) in the world, and „the mechanics of a love,“ of any love, are so intimate and delicate that no one from the outside can actually understand them, much less judge them.

Marie Theres recalls poems by Schnitzler and phrases by Simone De Beauvoir, and on Oct. 31 urges women of all kinds to remain kind and independent especially mentally.
Around thirty years old, she had left her acting career (only to resume it later), which she writes she did not regret, to devote herself to her three children.
The dilemma mother or assiduous worker more than a young woman but her choice had not been a renunciation, between her larger affections and the bewitching but often artificial world of show business (where a woman is required almost only to be beautiful and smiling) she had consciously chosen the former.

Behind the beautiful faces of actresses are women like any other who, once the spotlight is turned off, left the journalists with their (often) all the same questions, and the photographers with their (often) banal and sexy photos, find themselves having to come to terms with the everydayness of life: their past, their choices, their emotional wounds, their dreams
Of course, being an actor can also provide artistic satisfaction and opportunities to travel and meet new people all the time.

There are in the book painful family memories of her such as the illness of her mother, Maria Schell, or when towards the end, Dec. 9/10 she tells about the time she was raped by an uncle (actor Maximilian Schell who in addition to being her uncle was 50 years old) when she was an innocent teenager of only 14 years old and how she could only talk about it after his death.
A shocking thing that got media overexposure in Germany.
These terrible things unfortunately happen in family circles more often than we think and we should be grateful to Marie Theres who found the courage and emotional strength to write about it because doing so she has and will help many girls who cannot talk about these things.

„Sznenen keiner Ehe“ is a beautiful book, smoothly written, sweet and bitter at the same time in which one feels that both Marie Theres and Franz Xaver are sincere.
It is a tale of a journey that is both real and metaphysical at the same time: it is not the everyday, rather usual, events that are of much importance but the inner events of the two protagonists, so it is a journey into the soul in which many will find themselves or with which they can profitably compare themselves.

* Lavinia Capogna is an Italian writer and director. She is the daughter of director Sergio Capogna. She has published six books: a novel, a book of short stories, three works of poetry, an essay, and is writing her seventh book. She studied film screenwriting in the 1980s with Ugo Pirro, one of Italy’s leading screenwriters, and has written three film scripts. She has made a film for the big screen, a medium-length film, several documentaries, one of which was shot in Zurich and another in London. She has written about 150 articles on literary and film topics
She has a disabling illness for about 20 years.

Die Reise in die Seele 

Rezension von Lavinia Capogna 
(Januar 2025)

zu dem Buch ‚Szenen keiner Ehe“ von Marie Theres Relin und Franz Xaver Kroetz

Marie Theres Relin und Franz Xaver Kroetz sind zwei berühmte, in Deutschland lebende Künstler. Marie Theres, 1966 geborene Schauspielerin und Schriftstellerin, ist die Tochter eines internationalen Filmstars der 1950er und 1960er Jahre und darüber hinaus, Maria Schell, die uns Italienern wegen ihrer strahlenden Schönheit und ihrer meisterhaften Darstellung eines flüchtigen Mädchens, das vom Genie Dostojewskis in Luchino Viscontis „Die weißen Nächte“ 1957 an der Seite von Marcello Mastroianni geschaffen wurde, in Erinnerung ist. Natürlich spielte Maria Schell auch in vielen anderen wichtigen Filmen, ebenfalls in Hollywood, mit und gewann renommierte Preise.
Sie brachte auch frischen Wind in das europäische Kino. Zusammen mit Audrey Hepburn und kurz darauf Monica Vitti vermittelte sie der Leinwand ein wahrheitsgetreueres und sensibleres Frauenbild im Vergleich zu dem oft stereotypen, das damals in der siebten Kunst en vogue war und nicht mehr den Mädchen der 1950er Jahre entsprach, die die Tragödie des Krieges erlebt hatten und eine gerechtere Welt aufbauen wollten.Marie Theres, Tochter des prominenten Regisseurs und Schauspielers Veit Relin, wurde 1985 im Alter von nur 19 Jahren in Italien mit ihrer intensiven Darstellung eines christlichen Mädchens zur Zeit der Verfolgungen Neros in dem Fernsehdrama „Quo Vadis“ unter der Regie von Franco Rossi bekannt.
Ihre Filmografie umfasst zahlreiche deutsche sowie französische und englische Filme, Fernsehserien, eine Hauptrolle in der inzwischen legendären Fernsehserie „Derrick“ und Theateraufführungen.
Neben dieser bedeutenden Filmkarriere begann Marie Theres in ihren frühen Dreißigern eine parallele Karriere als Schriftstellerin und veröffentlichte bis heute sechs Bücher, darunter eines über ihre Familie (eine Dynastie von Schauspielern, da bereits ihre Großmutter, Margarete Schell Noé, eine berühmte Schauspielerin war, ebenso wie ihr Onkel, Maximilian Schell, und ihre Cousine Nastassja Schell und deren Tochter Josephine Kroetz), ein Kinderbuch, mehrere Texte über die verweigerten Rechte der Hausfrauen, einen Bürgerkrieg, dem sich die Schauspielerin verschrieben hat, und eine Website zu diesem Thema, die online Millionen von Besuchern hatte, sowie Seiten für Diskussionen und kulturelle Veranstaltungen für Frauen, Männer und Jugendliche.1987, im Alter von 21 Jahren, lernte Marie Theres den bekannten Dramatiker Franz Xaver Kroetz kennen, der später ihr Ehemann und Vater ihrer drei inzwischen erwachsenen Kinder wurde.
Der 1946 geborene Kroetz zeichnete sich als talentierter Dramatiker für sein innovatives und nonkonformistisches Theater mit starkem sozialem Bezug aus (einige seiner Stücke wurden ins Italienische übersetzt), aber auch als Schauspieler und Regisseur.
Ihre Ehe endete 2006.“Szenen keiner Ehe“ ist das neue Buch, das die beiden Künstler gemeinsam geschrieben haben, abwechselnd ein Kapitel für sie und ein Kapitel für ihn, wobei sie den Titel des Films des schwedischen Regisseurs Ingmar Bergman aus dem Jahr 1973, „Szenen einer Hochzeit“, in abgewandelter Form offen aufgriffen.
Das Buch wurde in Deutschland im Herbst 2023 veröffentlicht, war ein großer Erfolg und es ist zu hoffen, dass es bald in Italien übersetzt und veröffentlicht wird, ebenso wie die anderen literarischen Werke der beiden.Marie Theres und Franz Xaver wagten ein ungewöhnliches und in mancher Hinsicht riskantes Experiment: Für drei Monate, von Mitte Oktober bis Dezember, kehrten sie allein in ihr Haus auf Teneriffa zurück, einer wunderschönen spanischen Kanareninsel, die verloren im Atlantik liegt und wohin sie seit 1996 aus gesundheitlichen Gründen ihrer Kinder für längere Zeit gezogen waren.Sie leben also wieder zusammen, nicht mehr als Ehemann und Ehefrau, sondern seit einigen Jahren geschieden, aber, wie es scheint, immer noch nicht ganz befreundet (aus einigen Sätzen kann man erahnen, dass ihre Ehe gute, aber auch turbulente Zeiten erlebt hat), und sie versprechen sich, eine Art Tagebuch zu führen, das im Buch auch durch die grafischen Darstellungen deutlich gekennzeichnet ist. Daher auch der Titel ‚Szenen keiner Ehe ‚.
Das Experiment ist interessant: Wie leben zwei Menschen, die so sehr verliebt waren, dass sie viele Jahre verheiratet waren, Eltern wurden und sich dann scheiden ließen, ihren Alltag?
Die wenigsten ehemaligen Paare wären bereit, diese Erfahrung zu machen.Sie ist immer wieder fasziniert von dieser Welt und den intensiven Farben Teneriffas und der Lebensart, die so ganz anders ist als in Bayern oder der Schweiz, sie liebt die kleinen Märkte, die Geschäfte, sie kennt die Einwohner, die Lieder und das Spanisch. Sie achtet auf die kleinen Details.
Wir wissen, wie sehr der Süden die Deutschen fasziniert, von Goethe über Thomas Mann bis zum Dichter von Platen, auch wenn sie von Italien ebenso fasziniert waren wie wir im Süden von der kulturellen Freiheit Berlins oder dem Schnee in den schwedischen Dörfern.
Er wollte nie die Sprache von Cervantes lernen und sieht die sozialen Defizite der Insel, aber auch sie vergisst ihr soziales Engagement nicht und schreibt am 4. November, dass sie im Jahr zuvor gerne afrikanische Flüchtlingsfrauen in einem Flüchtlingslager auf der Insel interviewt hätte, was ihr nicht erlaubt wurde.Er hat vor allem ein schweres Arthroseproblem in einem Knie und fühlt sich mit der Krankheit und dem fortschreitenden Alter unwohl. Die Psychologie sagt uns, dass dies Phasen der Existenz sind, die für Männer aus kulturellen Gründen schwieriger zu bewältigen sind als für Frauen. Im Laufe der Jahrtausende haben sich Frauen immer der Pflege von Kindern, älteren Menschen und Behinderten gewidmet, und Männer sind emotional nicht ausgebildet und mit diesem Verlust an Autonomie nicht vertraut, was jedoch nicht heißt, dass sie nicht lernen können, damit emotional umzugehen.Sein manchmal bissiger und barscher Ton gegenüber seiner Ex-Frau schockiert den Leser ein wenig: Wenn sie zu viel redet, könnte das vielleicht bedeuten, dass sie etwas zu sagen hatte, das nicht gehört wurde.
Vielleicht verbirgt er hinter der Fassade des Hemingway-ähnlichen Schriftstellers, des „Machos“, des Eifersüchtigen, des Bier- und Whisky-Liebhabers, des künstlerischen Provokateurs (ein bisschen wie ein blauäugiger Carmelo Bene, wie es scheint) eine verletzliche Seite – was kein Mangel, sondern ein Symptom der Menschlichkeit wäre.Vielleicht verbirgt sich hinter seinen überflüssigen Sätzen wie „Ich hasse alle“ (18. Oktober, in Großbuchstaben geschrieben, um dies zu betonen) ein Mann, der niemanden hasst. Wer weiß das schon? Denn was ist Alkoholismus, wenn nicht ein Weg, um zu vergessen?
Ich hatte beim Lesen des Buches den Zweifel, dass Franz Xaver Kroetz nicht aufgibt und sein Leben wieder in die Hand nehmen kann, denn er scheint ein Kämpfer zu sein.

Aber Marie Theres ist auch anmutig und scharfsinnig, sie ist offen für das Leben. Sie geht mit ihrem Ex-Mann am Meer spazieren, kocht ihm gutes Essen, pflegt ihn, wenn sie beide an Covid erkranken.
Sie haben gegensätzliche Gewohnheiten: Sie wacht früh auf, denkt eher praktisch, projiziert in die Gegenwart, er, unter dem Einfluss eines leichten Schmerzmittels, schläft bis 11 Uhr und erinnert sich wütend an die Vergangenheit.

An bewegenden Zeilen mangelt es in dem Buch nicht, etwa wenn sie erzählt, dass sie Dinge aus der Vergangenheit aufbewahrt: Steine, Muscheln, alte Notizen, Nachrichten, alte Steuerunterlagen, Briefe, Postkarten, gebrauchtes Geschenkpapier, Ex-Partner.

Warum ihre Liebe zerbrach, erfahren wir aus dem Buch nicht, abgesehen von vagen Andeutungen, aber das passiert Milliarden von Liebenden (und Ehepartnern) auf der Welt, und „die Funktionsweise einer Liebe“, einer jeden Liebe, ist so intim und delikat, dass niemand von außen sie wirklich verstehen, geschweige denn beurteilen kann.

Marie Theres erinnert an Gedichte von Schnitzler und Sätze von Simone De Beauvoir und fordert am 31. Oktober Frauen aller Art auf, freundlich und unabhängig zu bleiben, vor allem in geistiger Hinsicht.
Mit nur 30 Jahren hatte sie ihre Schauspielkarriere aufgegeben (um sie später wieder aufzunehmen), was sie, wie sie schreibt, nicht bereut, um sich ihren drei Kindern zu widmen.
Das Dilemma war eher Mutter oder harte Arbeiterin als junge Frau, aber sie hatte sich nicht für den Verzicht entschieden, sondern bewusst zwischen ihrer großen Liebe und der betörenden, aber oft künstlichen Welt des Showbusiness (wo von einer Frau fast nur verlangt wird, schön zu sein und zu lächeln).

Hinter den schönen Gesichtern der Schauspielerinnen verbergen sich Frauen wie alle anderen, die, sobald die Scheinwerfer ausgeschaltet sind, sobald sie die Journalisten mit ihren (oft) immer gleichen Fragen und die Fotografen mit ihren (oft) banalen und sexy Fotos hinter sich gelassen haben, sich mit der Alltäglichkeit des Lebens auseinandersetzen müssen: ihrer Vergangenheit, ihren Entscheidungen, ihren emotionalen Wunden, ihren Träumen.
Natürlich kann der Beruf des Schauspielers auch künstlerische Befriedigung bieten und die Möglichkeit, zu reisen und ständig neue Menschen kennenzulernen.

Es gibt schmerzhafte Familienerinnerungen von ihr in dem Buch, wie die Krankheit ihrer Mutter, Maria Schell, oder wenn sie gegen Ende, am 9./10. Dezember, erzählt, wie sie von einem Onkel (dem Schauspieler Maximilian Schell, der nicht nur ihr Onkel war, sondern auch 50 Jahre alt) vergewaltigt wurde, als sie ein unschuldiger Teenager von nur 14 Jahren war, und wie sie erst nach seinem Tod darüber sprechen konnte.
Eine schockierende Sache, die in Deutschland von den Medien überbewertet wurde.
Diese schrecklichen Dinge passieren in Familien leider öfter als man denkt und wir sollten Marie Theres dankbar sein, dass sie den Mut und die emotionale Kraft gefunden hat, darüber zu schreiben, denn damit hat sie vielen Mädchen geholfen und wird vielen helfen, die nicht über diese Dinge sprechen können.

„Sznenen keiner Ehe“ ist ein wunderschönes Buch, flüssig geschrieben, süß und bitter zugleich, bei dem man spürt, dass sowohl Marie Theres als auch Franz Xaver aufrichtig sind.
Es ist die Geschichte einer Reise, die zugleich real und metaphysisch ist: nicht die alltäglichen, eher gewöhnlichen Ereignisse sind von großer Bedeutung, sondern die inneren Ereignisse der beiden Protagonisten; es ist also eine Reise in die Seele, in der sich viele wiederfinden werden oder mit der sie sich gewinnbringend auseinandersetzen können.

* Lavinia Capogna ist eine italienische Schriftstellerin und Regisseurin. Sie ist die Tochter des Regisseurs Sergio Capogna. Sie hat sechs Bücher veröffentlicht: einen Roman, einen Band mit Kurzgeschichten, drei Gedichte, einen Essay und schreibt derzeit an ihrem siebten Buch. In den 1980er Jahren studierte sie Drehbuchschreiben bei Ugo Pirro, einem der führenden italienischen Drehbuchautoren, und hat drei Drehbücher geschrieben. Sie drehte einen Kinofilm, einen mittellangen Film und mehrere Dokumentarfilme, von denen einer in Zürich und ein anderer in London gedreht wurde. Sie hat etwa 150 Artikel zu literarischen und filmischen Themen verfasst.
Seit etwa 20 Jahren leidet sie an einer Krankheit, die sie behindert.